SETTIMANA BIANCA FAI DATE !? CONSIGLI PER INESPERTE PART 1

Nell’anno dei miei “viaggi normali” , tipo Agosto in Riviera Romagnola, non poteva mancare la mia prima settimana bianca, passata precisamente  nelle Dolomiti del Brenta tra le piste di Folgarida Marilleva e Madonna di Campiglio .

 

 Un’esperienza quasi mistica e spirituale in un universo candido e sacro( con qualche gaffes !).

Per iniziare , si parte con un pellegrinaggio in vari negozi di attrezzatura sportiva per snowboard e sci,  veri e propri templi con fedeli e fan di questi sports. Apprendo nomi di marche, tessuti e tendenze, io,  che al massimo avevo comprato vestaglie di flanella e calzini spugnosi all’ Oviesse per i miei inverni temperati ed umidi al mare.

Entro in un mondo del tutto sconosciuto, fatto di nomi strani,  che suonano  come quelli di creature fantastiche del pantheon vichingo : il Goretex, le  maglie termiche, le maschere, gli scarponi, Burton, Moncler, Billabong, Northface, lo zaino da succhio ( ebbene si esiste uno zaino  per bere sulla neve senza morire congelati!). Non immaginavo davvero, quanto alla moda ed esclusivo  potesse essere questo mondo!

Per la mia prima volta, mi sono affidata agli abiti ed attrezzature del Decathlon. ( prezzi  onestissimi e capi discreti ideali  per chi non ha mai messo piede sulle piste).

 

Per questa volta ho tralasciato solo la spesa della giacca, che dovrò comunque fare  in previsione del mio viaggio in Islanda il prossimo Marzo. Come potete vedere  dalle foto ho optato per un normalissimo bomberino invernale testato in Norvegia (comperato  al mercatino di Desenzano! Poca spesa tanta resa!). Lo so, è un risultato davvero fuori moda me ne rendo conto, sembro  una ballerina anni ’80 uscita dal film Flash Dance!

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Dolomiti-Madonna di Campiglio

Non che il mio ideale di moda sciistica fosse molto diverso da questo, sognavo un week end sulla neve con i Backstreet Boys come nel video “I’ll never break your heart!”. Ve lo ricordate ? www.youtube.com/watch?v=5G82UOgc4tU . Che poesia,  i  loro giacconi dai colori sgargianti che manco i Teletubbies. Ho passato l’adolescenza   con le loro canzoni, mai rinnegare le proprie origini! Provate a dirmi qualcosa per  la mia mise da neve, dopo che avete visto questo videoclip! E comunque c’era  anche chi girava peggio di me ,  tipo questi sciatori mascherati da peluche !

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 La comitiva  con cui ero capitata si divideva in: principianti , fenomeni e schiappe mai state sulla neve.

 La località prescelta per la mia iniziazione è Dimaro. Veniamo sistemati in una classica casetta di montagna, una delle cose più belle della vacanza (vi lascio i contatti alla fine del post!).

La casa è a due piani in legno con pavimento riscaldato! Che goduria!Non avevo mai avuto un pavimentino riscaldato! Ho passato inverni attaccata ad una stufetta con la borsa dell’acqua calda in braccio. Ma nella nostra casa in montagna non è affatto così! Questo freddo ti rinvigorisce!  È vero che si gela , ma appena ti copri o sei al chiuso  si sta una pacchia.

IL MIO PRIMO GIORNO SUGLI SCII:  Ci si sveglia alle 6 per essere tutti alle 8 all’apertura degli impianti pronti. Pronti vuol dire:

  • colazionati
  • vestiti a strati ( e strati vuol dire: – biancheria- tripli calzini da scii-abbigliamento termico, calzamaglie e maglia- pile o maglioni- pantaloni e giacca da scii – guanti da scii- passamontagna-maschera per gli occhi, mentre per gli  scii ed il casco se non li avete potrete noleggiarli  in seguito).

Ci avviciniamo per fare gli skipass ( il vostro lasciapassare per piste e funivie ).

 

Ho il dovere morale di avvisare le persone che vanno per la prima volta sulla neve, che si può salire in cima anche solo per ammirare il panorama e non  per sciare e basta.

Mi raccomando, se siete dei principianti, cercate di chiarire bene con la compagnia con cui vi trovate come sarà la giornata: SE NON DOVETE SCIARE NON ACQUISTATE UNO SKIPASS . Lo skipass costa quanto un biglietto aereo (108 euro compresa assicurazione per due giorni ). Se mai, per le volte in cui non sciate, acquistate un semplice biglietto di andata e ritorno , che si aggira intorno ai 15 euro, a seconda dell’impianto in cui siete.

Nel mio caso trattandosi di assoluta ignoranza ho optato per un doppio pass per gli impianti di Madonna di Campiglio e Folgarida Marileva(optato è una parola grossa, diciamo che stando in un gruppo  non avevo scelta se non seguire gli altri).

Ma veniamo alla mia prima esperienza su quegli arnesi infernali: gli sci !!
Entrati al negozio noleggio attrezzatura, cerco subito d’individuare un paio di scarponi che si  abbinassero al piumino giallo senape di Desenzano . Eccoli! I miei scarponi da 3 kg l’uno color ghiaccio e gialli! Questi arnesi di tortura ti arrivano fino  alle tibie bloccandoti tutta la mobilità della caviglia, risultato? Sembri un T. rex che cammina. Vi ritroverete in quest’antipatica postura  costantemente con le ginocchia piegate.  Per evitare che il freddo mi spaccasse le labbra come comunque è successo , ho usato un pratico passamontagna da Banda Bassotti. Oltre a camminare come un t-Rex sembravo anche il cugino It.

 

NON METTETE GLI SCARPONI AI PIEDI SE DOVETE PERCORRERE LUNGHI TRAGITTI, o rischierete di avere stinchi pieni di lividi e glutei doloranti ancor prima di aver toccato neve , per non parlare delle lacrime che dovrete trattenere a stento, perché ricordate: la maggior parte della gente si sta divertendo, sarebbe poco carino lasciarsi andare a crisi isteriche, per dei lancinanti dolori alle gambe no?

 

 

I tragitti in funivia sono molto suggestivi ,perfino per chi ha l’ansia cronica e pensa al peggio quando è così in alto ( ma io ero avanti, avevo praticato alla Funiculare di Capri!).

Insieme a  Ling, la ragazza di Taiwan che non era mai stata prima sulla neve come me, prenotiamo la nostra lezione con il maestro di scii. Fino ad allora il maestro di sci, era per me  una figura mitologica, un centauro, mezzo uomo e mezzo scii. Un belloccio da “Vacanze di Natale” di Vanzina, prestante e simpatico.  Ed è stato proprio cosi anche con il nostro Marco.

 La mattina passa veloce, mi aggrappo senza ritegno al braccio del maestro scongiurandolo di non lasciarmi rotolare giu. Le  poche volte in cui non ero a terra spaventata dalla velocità , perdevo la direzione e andavo verso le reti ai lati. Ma con tanta buona volontà io e Ling riusciamo comunque  a stare in piedi e sciare per brevissimi tratti. Il tempo minimo consigliato per una lezione principianti è di 2 ore, la prima infatti la passerete cercando di stare in equilibrio prendendo consapevolezza del luogo in cui siete, imparando anche come salire e scendere dalla funivia senza paura.

 

 

La giornata prosegue a stento e si riassume in :
– cadute libere di fondoschiena
– racchette spaccate perchè incastrate sulla funivia
– infrociamenti sugli abeti  ( non trovo il termine italiano che renda appieno il concetto)

– selfies per far vedere sui social che comunque tu, ti stai divertendo!
– rialzate e ricadute più dure e frustanti di ora in ora , mentre tutti , perfino i bimbi di due anni , scivolano leggiadri ed aggraziati come nella più poetica cartolina di Natale 🎄

Il mio momento di gloria, arriva però dopo la malsana idea dei miei amici di portare noi principianti su al rifugio e scendere insieme dopo pranzo.  Mai idea fu più sbagliata, perché dal cucuzzolo della montagna io e la ragazza di Taiwan proprio non riuscivamo a scendere, nonostante tutti gli aiuti degli amici e le incitazioni a farcela ,  la fine sembrava  tutt’altro che vicina.
Ma proprio mentre tutto esembrava perduto ed i miei amici  stavano per perdere le speranze ecco che arriva lui LA CREATURA MITOLOGICA , IL PRINCIPE AZZURRO: IL MAESTRO DI SCI!
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Devo proprio essere miracolata se ogni volta in  situazioni del genere si materializzano questi angeli custodi e mi tirano fuori dai guai.( come il beduino che mi ha salvato in motocross sulle dune del Sahara ) !

Il maestro si avvicina e mi chiede di salire sulla sua schiena : “Cosa?” mi sono detta , “ In che senso sulla tua schiena , tipo Daenerys con i  suoi figli!???”

“Posso  urlare Drakariiiiis, mentre scendiamo!??”

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 Non faccio in tempo a realizzare, che mi ritrovo a scivolare beata sulla schiena del maestro, lasciando alle mie spalle le lacrime e la sofferenza delle cadute !! 5 minuti da sogno sulle spalle di lui che sciava  leggero sulla neve ed io ad ammirare il panorama!In tutto ciò una bambina che stava studiando scii di 8 o 9 anni ci seguiva impavida senza frignare. Forse era quello il segreto mi dico in silenzio: lasciarsi andare.

Ora che sapevo della difficoltà di stare sugli sci, del lasciarsi andare e del dolore che essi provocavano, ero  anche determinata a provare da sola senza maestro. Decido quindi il secondo giorno di lasciare il gruppo principianti e seguire i seniors nell’impianto di Madonna di Campiglio(anche perché ormai avevo già pagato l’attrezzatura per due giorni e lo skipass!) .

Passato l’incanto della salita in ovovia, realizzo subito  che le pendenze erano di gran lunga  troppo ripide per me, così decido di staccarmi e  passare la giornata al solarium godendomi i miei panini ed il mio thermos con tisana al limone e zenzero, alla faccia di tutti quei fenomeni.

 

La giornata era soleggiata, un cielo terso orlato dalle sagome maestose delle Dolomiti : le Cattedrali di Pietra . Ora capisco ancora di più perché in molte culture , in primis quella del subcontinente indiano, le montagne sono sacre e spesso designate a  dimora eterna degli dei.
Non riesco a descrivere e trovare le parole giuste per parlarvi di cosa si prova ad essere qui.

La bellezza mozzafiato della montagna in una giornata di sole bevendo una birra , atteggiandomi a sciatrice non ha prezzo ( in realtà lo ha eccome! Per sapere le spese base di un week-end montagna vedi infondo all’articolo <— ).

Ma il  Trentino offre una miriade di altre attività , dai giri a cavallo, alle camminate/ciaspolate sulla neve, ai mercatini natalizi. Non solo sci quindi in questa nostra regione di confine.

Un altro capitolo interessante della vacanza in montagna è senz’altro il cibo: i rifugi ma anche i ristoranti tipici offrono le specialità trentine che, per chi  non mangia maiale né formaggi come me, devo ammettere  risultano alquanto  monotone. Chissà se esistono trentini vegani……

 

Ho assaggiato i tipici canederli o Knödel detto alla Trentina, un piatto tipico della gastronomia Tirolese, in particolar modo delle città di Trento e Bolzano, non sono altro che palline di pane farcite con speck o formaggio cotte nel brodo di carne, che spesso vengono paragonati a degli gnocchi. Ho assaggiato la versione vegetariana in un ristorante di Bolzano , non mi hanno impressionato devo dire.

Meno male che la pizzeria di Dimaro gestita da un napoletano doc mi ha  consolato ( link in fondo)! Stavo per perdere le speranze in queste valli incantate dove sbuca speck in ogni dove e salsa. Ci mancavano le tisane allo speck!!

Le comunità di sciatori e snowboarders, la sera amano gozzovigliare  e festeggiare, non mancano discoteche ( tipo il Papeete versione invernale con tanto di lettini annessi!) e raduni di salseri.

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Papeete-Madonna di Campiglio

Il terzo e ultimo giorno passa senza nessun tipo di attività ad alta quota, ma viene dedicato ai caratteristici mercatini di Natale della città di Bolzano( http://www.mercatinodinatalebz.it/) con numerosi artigiani del legno e del feltro, stand di cibo con i caratteristici pretzel, vin brulé, succo di mele caldo e suonatori di corni alpini. E dire che siamo comunque in Italia, ma  il clima è decisamente più mitteleuropeo, svizzero, tedesco , austriaco! Le indicazioni difatti sono bilingue: tedesco e italiano .  Come sono lontana dal mio mar Tirreno e dai colori del centro-sud!

 

Sono felice, che nonostante la prima esperienza traumatica sugli scii , mi rimanga la voglia di tornare sulle montagne innevate, soprattutto perché quest’ambiente come anche gli sport che vi si praticano ci aiutano ad andare oltre quelli che sono i nostri limiti e le nostre paure. Citando Nelson MandelaLo sport ha il potere di cambiare il mondo. Ha il potere di unire le persone, come poche altre cose al mondo. Lo sport può svegliare la speranza dove prima c’era solo disperazione

 

 E cosi l’ultima sera la montagna mi saluta regalandomi un abbondante nevicata molto suggestiva . Decido allora di uscire per una passeggiata notturna  nel parco vicino al nostro appartamento. In pigiama!

 

Mentre nevicava l’aria pareva incantata, pervasa da un silenzio fiabesco per  cui quasi  quasi si sentivano i fiocchi di neve cadere.

Anch’io allora saluto la montagna e ringrazio gli spiriti montani gettandomi in pigiama sulla soffice neve fresca. … Arrivederci alla prossima avventura…

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Madonna di Campiglio love

QUANTO COSTA UN WEEK END SULLA NEVE?  Il viaggio. Lo skipass. Il noleggio o l’acquisto dell’attrezzatura. L’abbigliamento tecnico. E ancora l’eventuale maestro di sci e poi i pasti sulle piste. Quanto costa andare a sciare? Vi lascio di seguito un piccolo riassunto delle spese e come evitare spese inutili se come me, non siete degli sciatori provetti. Per soggiorni più brevi, come quello di un weekend a sciare, il costo medio a persona è di 350 euro ( nella zona di Dimaro/Marilleva e Madonna di Campiglio).

CONSIGLI UTILI:

  • Cercate un appartamentino se siete più di 4/persone
  • Se non dovete sciare non acquistate skipass ma singole corse
  • Se volete sciare e siete all’inizio prendete un maestro per almeno 2-3 giorni un paio di ore al giorno,cosi da acquistare sicurezza, o rimanete alla base vicino le piste baby, NON provate a salire in cima
  • Preparatevi dei panini da portare su con voi nelle pause
  • Avere un thermos con una bevanda calda può essere utile per riscaldarvi
  • Tenete sempre le bacchette incastrate ai polsi e appoggiate al lato nella salita della funivia
  • Portate una protezione viso e labbra  UV UVB , il sole in montagna è molto forte.

 

 

 

 

Un pensiero su “SETTIMANA BIANCA FAI DATE !? CONSIGLI PER INESPERTE PART 1

  1. Valentina grazie per il tuo coinvolgente racconto, mi sono vista come te dolorante dalle cadute e goffissima, sempre a terra e mai in posizione eretta. Vedere che anche tu hai vissuto tranquillamente il freddo dell’alta montagna mi rincuora e mi fa prendere coraggio ad affrontare questo freddo.

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