PETROLIO, DESERTO, PERLE E TURISMO TRA STORIA E MODERNITA’

Il Bahrein non è proprio tra le mete più gettonate per un viaggio diciamocelo. Tuttavia è una delle località più cosmopolite del Medio Oriente che sta attraendo sempre più i visitatori provenienti da ogni parte del pianeta.
A dire il vero non sapevo neanche dove fosse ubicato quando tre anni fa mi arrivò la proposta di girare li un film indiano ( VIDEO ), e siccome sono quasi certa che buona parte di voi possa avere dei dubbi , chiariamo subito di che angolino del mondo stiamo parlando.
Il regno di Bahrain – o Bahrein – è un minuscolo Stato insulare nel Golfo Persico, in prossimità della penisola araba, formato da un arcipelago di 33 isole con capitale Manama.
Io mi ritrovai qui come unica italiana in un cast totalmente indiano, per girare “Mohavalayam” : il primo film indiano girato interamente in Bahrein.

Se volete sapere qualcosa in più sul film , sulla trama e sulla canzone che ho interpretato, vi lascio infondo link e video.

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Quest’arcipelago delle meraviglie incastonato nel Golfo Persico è divenuto famoso nel mondo per il Gran Premio di Formula 1 che dal 2004 si tiene nell’innovativo circuito di Sahkir, nel deserto.
Il ricchissimo Stato del Bahrein è anche noto per i giacimenti di petrolio e per le perle. Nel 2005 Qal’at Al-Bahrain, è stato inserito nella lista del Patrimonio dell’umanità Unesco.

Oltre agli imponenti grattacieli della capitale, sono tante le bellezze storiche da ammirare in Bahrein, dai molteplici suq e mercati pittoreschi, nelle zone più antiche di Manama, la capitale, alle affascinanti tombe dell’antica necropoli di Dilmun, dai siti archeologici di interesse mondiale alle antiche fortezze. Insomma, il Bahrein ha tutte le carte in regola per offrire una vacanza magnifica.

La maggior parte delle attrazioni turistiche si trovano nella sua antica capitale, Manama. Per scoprire il carattere più genuino del Bahrein non può mancare una visita al suq di Bab el-Bahrain.

Il souk è diviso in diverse sezioni e i negozi sono aperti fino a sera mentre sono chiusi il venerdì. I venditori sono per la loro aggressività ed i visitatori devono essere preparati a contrattare per ogni cosa.
COSA VEDERE A MANAMA
Il sito archeologico di Qal’at al-Bahrain, uno dei più grandi del paese e ora Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Si tratta di una collina costruita dall’uomo e che era luogo dove sorgeva la capitale della cultura Dilmun, mentre in epoca più recente è stata usata come fortezza portoghese. I molti strati che la compongono dimostrano che questo luogo è stato abitato ininterrottamente dal 2300 a.C. al XVI secolo d.C.ù
Gli scavi hanno portato alla luce i resti di sei città sovrapposte ma solo il 25 per cento del sito è stato scavato. I visitatori possono vedere i resti di numerose necropoli e c’è anche un centro visitatori con mostre che ricostruiscono la vita antica in questo luogo. Si tratta di un sito che merita una visita approfondita di almeno mezza giornata e per una sosta c’è anche un caffè.
A pochi passi dal suq, antico e moderno si confondono con il maestoso World Trade Center, un vero e proprio capolavoro avveniristico in un Paese in continua crescita. È il secondo edificio più alto del Bahrein dopo le torri gemelle del Bahrain Financial Harbour e il primo al mondo ad aver integrato nella propria struttura pale eoliche per lo sfruttamento dell’energia del vento. Un enorme grattacielo ecosostenibile di 50 piani costituito da due torri alte 240 metri ciascuna a forma di vele, ubicato nel centro di Manama City.

Una delle attrazioni principali è senza dubbio la Moschea di Al Fateh uno dei più grandi luoghi di culto del Bahrein e centro spirituale per tutti i musulmani del mondo. Costruita nel 1987 per volontà dell’ultimo emiro del Bahrein, è lunga oltre 100 metri e può ospitare fino a 7000 fedeli. Sormontata da un’incredibile cupola in vetroresina, è stata realizzata con differenti materiali provenienti da tutto il pianeta: lampade di legno dell’India, un enorme lampadario Swarovsky, vetrate realizzate in Iran e marmi di Carrara. Sono previste visite guidate gratuite nella moschea, ma è raccomandato un abbigliamento consono. Le donne per accedere devono indossare un abaya e un velo.


Le riprese del film , sono coincise con le celebrazioni di Muharram, il mese sacro e di lutto per i musulmani sciiti.
Le strade di Manama, erano addobbate di teli neri, ed ogni sera le processioni dei flaggellanti sfilavano, con canti tristi e strazianti in arabo, narrando l’uccisione di Husseyn, il nipote del Profeta ( saaw). Nonostante l’aria lugubre , i fedeli si scambiavano cibo , bevande tutta la notte. Anche noi della troupe ci siamo immersi in quest’atmosfera sacra.
ECCO QUALCHE VIDEO GIRATO DA ME
La popolazione, che non arriva al milione e mezzo, è per due terzi circa di fede sciita. La famiglia reale, al contrario, è di fede sunnita e si presenta come protettrice della propria minoranza: questa retorica è servita a mantenere il controllo nel corso degli anni, in cui i regnanti stessi hanno agito per isolare l’opposizione sciita applicando una politica di «divide et impera», discriminando di fatto la maggioranza della popolazione a favore degli abitanti sunniti e degli stranieri.
Sempre a Manama si trova il Museo nazionale. Costruito negli anni Ottanta del Novecento, è una struttura dal design moderno che ospita nove sale che raccontano la storia e la cultura millenaria di questo Paese, fulcro delle rotte commerciali tra Mesopotamia e Oriente. In particolare si possono ammirare i preziosissimi reperti risalenti sino a 6000 anni fa, documenti antichi e manoscritti islamici, oggetti della tradizione artigianale e testimonianze storiche sull’antica lavorazione delle perle. Interessante anche il Museo del Corano.
Ma qui in Bahrein ci sono, anche, altri luoghi affascinanti che meritano di essere visti. Parliamo del King Fahd Causeway, l’enorme ponte, lungo 25 chilometri che collega il Bahrein all’Arabia Saudita. (e quindi a La Mecca).
Qui in Bahrein viene anche collocato il mitico Giardino dell’Eden , e l’imperdibile Albero della Vita: un’enorme acacia nel cuore del deserto, lo testimonierebbe. Senza altre forme di vita intorno, quest’albero di ben 400 anni è ormai divenuto una leggenda che attira ogni anno migliaia di visitatori che si affollano per ammirarla, fare un pic-nic all’ombra dei suoi rami o toccare le sue foglie per esprimere un desiderio.
Di più larghe vedute rispetto ad altri paesi del Golfo, il Bahrain si fa vanto della tolleranza per le altre culture, Manama è visitato da un gran numero di stranieri ogni anno e il suo ruolo come meta turistica sta crescendo tanto che ora conta più di otto milioni di turisti ogni anno. La stragrande maggioranza di loro provengono dai paesi arabi vicini anche se il paese sta diventando sempre più popolare tra gli europei e gli americani.
L’alchol è legale, ma è sempre un paese arabo e per quanto non esista un codice di abbigliamento particolare è sempre opportuno preferire abiti che coprano e che non offendano il senso locale del decoro.
Purtroppo avendo questa fama di cosmopolita terra , spesso nei week end il Bahrein è visitato da orde di uomini sauditi in cerca di divertimento.
Tutte le attività che non puoi fare in Arabia Saudita, si possono fare in Bahrein. Il Bahrain ha un numero di bar e locali notturni, è possibile trovare prodotti a base di carne di maiale e gli ultimi film in uscita al cinema. Il lato oscuro di questo è che trovi prostituzione in alcuni degli hotel migliori.
Proprio com’è successo a me, mentre attirata dalla musica al piano di sopra del mio albergo, pensando fosse una normale discoteca, mi sono ritrovata in un festino pieno di donne con ghirlande di soldi al collo e uomini in abiti tradizionali che fumavano e lanciavano soldi. Sono persino stata beccata da un buttafuori pakistano a fare dei video ed invitata ad allontanarmi…. Poi i miei amici della produzione indiana mi hanno raggiunto e insieme ci siamo “goduti” lo spettacolo. Ahimè il triste , gioco e show della povertà e della prostituzione , il becero sfruttamento del corpo femminile, è uguale in tutto il mondo, dalla Thailandia ( molte prostitute provengono dalle aree povere del lontano oriente ) all’Italia.
È per queste ragioni che di solito in Bahrain, specialmente nei fine settimana, si trovano le strade bloccate e lunghe file al ponte Causeway.
A parte questa spiacevole particolarità, “il regno dei due mari” ha molto da offrire ed una cultura molto antica da scoprire.

Se siete di passaggio in uno dei paesi confinanti, o magari amate seguire la Formula 1 ,non potete perdervi una gita nelle strade di Manama alla scoperta della cultura e dei paesaggi bhareniti.
ARRIVEDERCI GENTE , AL PROSSIMO ARTICOLO ! RICORDATE DI SEGUIRIRMI SUI SOCIAL :
Ecco il videoclip del film dove ho lavorato in Bahrein.
Hai ragione! Avevo solo una vaga idea di dove fosse il Bahrain. Ho apprezzato molto il tuo articolo. Ciao.
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Bellissime foto e interessante articolo, complimenti !!
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