Il grazioso popolo dei boschi
mi riceve cordialmente,
i ruscelli ridono più forte quando arrivo.
(Emily Dickinson)
Nel centro Italia, nell’area ancora ferita dai terremoti della zona di Amatrice, troviamo i Monti della Laga.
Ci si arriva percorrendo l’antica via del sale, la Salaria, che collegava Roma con il Mare Adriatico.
In questo caldo Ottobre io ed Andrea, grande conoscitore delle montagne ed appassionato di storia,ci siamo avventurati alla ricerca dei corsi d’acqua della zona, per scattare qualche foto al dorato Autunno italiano.
Ci siamo svegliati di buon ora, armati di panini, fotocamere e sopratutto tanta voglia di portare nei nostri blog qualche bello scatto autunnale !
I Monti della Laga costituiscono, infatti, un gruppo montuoso unico in Appennino per le sue caratteristiche geologiche. Infatti il nome stesso delle montagne deriva dalla loro struttura litologica che prende il nome di “formazione della Laga”.
A differenza della gran parte delle altre montagne appenniniche, compreso il Gran Sasso, le rocce della Laga, costituite da arenarie più o meno dure, hanno la caratteristica di essere impermeabili.
Sulle montagne calcaree l’acqua delle piogge e delle nevicate filtra nel sottosuolo, grazie alle caratteristiche chimiche del calcare (costituito da carbonato di calcio), e compie parte del proprio ciclo nel mondo sotterraneo, coprendo un ruolo di primattrice nella realizzazione dei fenomeni carsici.
Le arenarie, costituite prevalentemente da silicati, anche se sono meno dure dei calcari, non originano quei fenomeni propri del calcare: le acque hanno si modellato le rocce ed i pendii, ma sono “costrette” a restare in superficie.
L’acqua, “costretta” a restare in superficie, cerca tra i pascoli, le brughiere, i boschi ed i salti rocciosi, la via del mare. Paesaggi incantati dai colori sgargianti, vi faranno entrare in sintonia con Madre Natura. D’estate troverete anche refrigerio bagnandovi nelle acque cristalline di montagna.
Al rientro dalla montagna, ci siamo fermati ad assaggiare la tipica pizza con i ciccioli ( pancetta) della zona, ricca di prelibatezze, tra cui la mitica Amatriciana.
Di ritorno a Roma, troviamo anche le Terme di Clotilia , in provincia di Rieti. Il bacino termale delle terme di Cotilia è ricco di numerose sorgenti e piccoli ruscelli che formano, nel loro insieme, un ricco bacino idrico di acque fredde (10 – 12°C), riscaldate artificialmente laddove le cure previste lo richiedano.
L’illimitato serbatoio idrico e le multiformi caratteristiche chimico-fisiche delle acque fanno sì che esse vengano indicate nel trattamento di diverse patologie.
Vi suggeriamo di fermarvi e bere un po di questa salutare acqua , che i nostri antenati , tra cui l’Imperatore Vespasiano, che di queste zone era nativo, bevevano.
Ovviamente , tra monti e foglie colorate non ho perso l’occasione di giocare come uno spirito dei boschi, arrampicandomi sugli alberi e sorridendo a tanta bellezza.
E voi ? ci credete agli spiriti della natura?
SPERO L’ARTICOLO VI SIA PIACIUTO E SIA STATO UTILE!!
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